Il primo a pensare di girare il mondo in bicicletta fu un francese stravagante di nome Paul De Vivie. Nato nel 1853, lavorava come rappresentante di tessuti di seta e il suo lavoro lo portava spesso in Cina e in Inghilterra. Entrambi i Paesi prediligevano l’uso della bicicletta, per cui De Vivie imparò ad usarla e trovò la cosa meravigliosa.
Cominciò ad usare la bici anche per gli spostamenti di piacere e nel 1889 fondò il primo club di cicloamatori turistici d’Europa. Da allora ad oggi sono passati quasi due secoli e le biciclette sono molto cambiate. Oggi ci si affida alle Mountain Bike, alle biciclette con cambio, alle bici con pedalata assistita. Dunque anche il cicloturismo si è sviluppato ed è diventato un passatempo per tutti, non solo per sportivi appassionati.
Cosa è il cicloturismo
Il cicloturismo è l’arte, o il desiderio se volete, di viaggiare in sella ad una bicicletta. Lo si fa per amore dell’ambiente, per odio verso l’inquinamento, per amore dello sport, o anche soltanto per risparmiare. Perché basta una buona bici, uno zaino e qualche portapacchi appeso alla ruota posteriore per girare col minimo della spesa possibile.
Il cicloturismo sfrutta molto le piste ciclabili o le ciclovie, che ormai sono ovunque nel mondo. Ma può anche sfruttare i sentieri naturali, le piste di campagna, le strade normali – con le dovute cautele. Si può essere cicloturisti solitari, o fai da te. Oppure decidere di usare uno dei tanti viaggi organizzati che radunano gli appassionati sotto la guida di un esperto.
Come funziona il cicloturismo
Per fare cicloturismo basta avere una bicicletta, buona forza di gambe, accontentarsi di poco bagaglio e amare l’avventura. Se manca uno solo di questi elementi si rischia di arrendersi alla prima salita! Ma la passione e il mezzo non sono tutto. Per fare bene il cicloturismo occorre informarsi e studiare le mappe, prima di partire.
Possedere una bussola, un cellulare con mappe, il giusto bike-packing … ovvero le borse e gli zaini da viaggio. Di norma, questi consistono in uno zaino da spalla (che sia però leggero, pieno soltanto dell’indispensabile) e in un portapacchi assicurato al retro sella. Si possono avere in più anche una borsa da manubrio e una da telaio. Ottimo anche l’uso di un carrello con ruote da agganciare alla bici.
Quanto alla bici, la scelta migliore sarebbe la Mountain Bike, ma va bene anche una bici a pedalata assistita. Alcuni affrontano il loro viaggio turistico in bici con il tandem! Prima di intraprendere gli spostamenti, è bene assicurarsi di trovare una struttura apposita per la notte. I Bike Hotels ormai sono sempre più numerosi, e non soltanto proteggono il mezzo di chi vi pernotta ma garantiscono noleggio bici a chi arriva sprovvisto e vuole comunque intraprendere una gita in bicicletta nei dintorni.
Associazioni per cicloturisti
I cicloturisti sono sempre meno soli, nel mondo. La moda della bicicletta, anche grazie alle nuove agevolazioni tecnologiche, è sempre più affermata. Si moltiplicano dunque anche le associazioni amatoriali per chi desidera avventurarsi in questo nuovo modo di viaggiare. Purtroppo il cicloturismo è ancora più diffuso in Europa che in Italia, ma i punti di riferimento anche nel nostro Paese non mancano.
Se amate questo mezzo, rivolgetevi a Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB) che promuove gli itinerari cicloturistici italiani, oppure al suo equivalente europeo ECF. Entrambe le associazioni gestiscono anche eventi molto interessanti, come “Bicitalia” o “EuroVelo”, che seguono le migliori ciclovie del continente. In certi casi, per chi utilizza la Mountain Bike, i percorsi organizzati da queste associazioni seguono gli stessi itinerari delle ippovie … pensate per i cavalli, ma ottime per i Mountain Bikers.